Tutti questi piatti possono essere montati esterni al pavimento, o parzialmente incassati o a filo pavimento.
Un ulteriore possibilità sono i piatti doccia “in opera”, cioè rivestiti con mattonelle, mosaico, resina o marmo, quasi sempre con montaggio a filo pavimento.
Mentre normalmente per le prime soluzioni i piatti necessitano di un isolamento perimetrale (tra piatto e muro), nei piatti in opera è tassativo un isolamento prima della posa per evitare infiltrazioni. Si possono utilizzare collanti appositi, o guaine isolanti da poter abbinare a pannelli in polistirene per garantire anche la pendenza giusta ed avere una velocità di montaggio superiore, soluzione sempre consigliata. In questo caso le pilette di scarico possono essere o a canalina o a pozzetto quadro o tondo, in acciaio o piastrellabili, a pavimento, ma anche a parete. Consigliabile usare per le fughe stucchi epossidici che garantiscono tenuta e durata dello stucco stesso.
La scelta del montaggio dei piatti se a filo pavimento o no, è comunque limitato dalla situazione in cui ci si trova. Se è una ristrutturazione spesso non è possibile fare la posa a filo per questioni di mancanza di spazio nel pavimento per poter incassare piatto e relativa piletta di scarico. Se a piano terra spesso non c’è questo problema, come anche nelle nuove costruzioni dove quasi sempre c’è il riscaldamento a pavimento e lo spazio sotto a disposizione è maggiore.
Il tipo di montaggio del piatto può incidere successivamente sulla posa del box doccia, per questo suggeriamo di ordinare il box solo a seguito del rilievo con piatto e rivestimento montati.